serve la magnetoterapia? Ma soprattutto: funziona davvero?
Probabilmente avrete sentito tante volte parlare di questa tecnica terapeutica, peraltro non certo nuovissima, senza sapere esattamente di che si tratta e a chi sia rivolta.
L’applicazione dei campi magnetici a bassa intensità a scopo curativo è considerata una disciplina non proprio olistica (quindi al pari di agopuntura o fitoterapia), ma neppure del tutto allopatica, ovvero tradizionale.
Per comprendere come funzioni la magnetoterapia in campo medico, bisogna chiarire il concetto di campo magnetico.
Questo è una porzione di spazio in cui agiscono forze diverse attivate da un magnete o da una corrente elettrica. Un corpo investito da forze magnetiche reagisce (positivamente in caso di terapia curativa) a livello cellulare, ritrovando il proprio equilibrio biochimico. Infatti la magnetoterapia è particolarmente utilizzata per combattere condizioni di squilibrio e infiammazione che generano dolore.
Problemi ossei e articolari, crampi mestruali e dolori nevralgici sembrano venire alleviati dalla magnetoterpia, che comunque può essere eseguita, a seconda dell’intensità del campo, con semplici apparecchi da usare in casa o in uno studio specialistico avvalendosi di macchinari più grandi e complessi.
A seconda della fonte che genera il campo magnetico distinguiamo la magnetoterapia in:
- Statica: si utilizzano magneti da applicare alla parte dolorante o infiammata
- A bassa frequenza
- Ad alta frequenza (in questo caso si utilizzano le onde radio per generare il campo)
Queste tecniche funzionano? Dipende, secondo molti medici non si può pretendere che la magnetoterapia a bassa frequenza, o statica, possa seriamente risolvere un problema di natura osteo-articolare. In generale la magnetoterapia funziona se la si segue per un periodo di tempo prolungato con sedute giornaliere di almeno un’ora (per un massimo 3 ore al giorno intervallate da almeno due ore di pausa).
Inoltre c’è da considerare che tutti gli studi e le sperimentazioni scientifiche volte a valutare i benefici della magnetoterapia indicano come non si possa considerare, da sola, una cura risolutiva. E’ bene quindi avvalersene sempre e comunque dietro consiglio medico in associazione con altre terapie e solo se i tempi di recupero siano comunque lunghi, proprio perché la magnetoterapia è in grado di dimezzarli, se ben eseguita.